Gli incentivi all’auto elettrica (e a tutte le altre ecologiche) ci saranno. Parola del Governo Monti che proprio in questi giorni ha confermato quanto promesso diversi mesi fa. Con qualche piccolo ritocco alla legge. Ci riferiamo al decreto sviluppo che prevedeva i famosi cinquemila euro di incentivo a chi acquista un’auto elettrica. L’incentivo, per dirla in maniera precisa, non riguarda solo le elettriche ma anche le auto ibride, a gpl, e quelle con gli altri combustibili a patto che abbiano un tasso di emissioni inferiore ai 120 grammi di CO2 per chilometro percorso nel 2013, 95 g/km nel 2014 e solo 50 g/km nel 2015. Attualmente, vado a memoria, non ci dovrebbero essere né auto a benzina né a diesel che hanno queste caratteristiche, ma magari tra tre anni saranno uscite.
Confermato anche che gli incentivi verranno erogati nel 2013, nella speranza di far ripartire il mercato dell’auto, ma ecco la novità: ci saranno solo in seguito alla rottamazione della vecchia automobile. Questa postilla potrebbe creare non pochi problemi perché le auto elettriche hanno ancora qualche problema di autonomia (mediamente durano 160 km, ma alcune anche meno), e per questo è molto raro che una famiglia abbia come auto unica una elettrica. Dunque a chi vanno questi incentivi?
Probabilmente a chi non ne ha bisogno, cioè chi vuole avere come seconda auto una ecologica. Diverso è invece il caso delle ibride o gpl. Ma qui sorge un’altra questione. Se sul gpl la Fiat e le altre case automobilistiche italiane sono “preparate”, non lo sono invece sull’elettrico e sull’ibrido. A parte qualche modello di secondo o terzo piano, per il resto le principali auto con motorizzazione elettrica provengono dal Giappone, dagli USA, o al massimo dalla Francia. Non sono certo italiane, quindi l’incentivo non sembra essere un grande acquisto per il nostro Paese.
L’aspetto positivo invece è che finalmente possiamo stare sicuri che questi incentivi dureranno. Il piano infatti è triennale e parte dal 1° gennaio 2013 per concludersi il 31 dicembre 2015, quindi non ci costringe a cambiare l’auto già nei primi mesi dell’anno con la paura di lasciarci sfuggire l’occasione.
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