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L’educazione stradale arriva sui banchi di scuola

logo-aci.jpgLa sfida della sicurezza stradale si può vincere soltanto investendo in maniera certa sulla formazione dei giovani, per i quali gli incidenti rappresentano la prima causa di morte nella fascia d’età 18-24 anni. Siamo pertanto soddisfatti del nuovo impulso che viene dai ministri Mariastella Gelmini (Istruzione) e Altero Matteoli (Infrastrutture e Trasporti), all’insegnamento dell’educazione stradale, parte importante della vasta sfera educativa per promuovere comportamenti collettivi civilmente e socialmente responsabili”. E’ quanto afferma il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Enrico Gelpi, a proposito del decreto legge che introduce, a livello sperimentale, la nuova disciplina scolastica “Cittadinanza e Costituzione“.

Gelpi ricorda che fu proprio l’Aci, nel 1982, a proporre con una iniziativa di legge popolare – primo firmatario Enzo Ferrari – l’insegnamento dell’educazione alla sicurezza stradale nelle scuole di ogni ordine e grado, successivamente confluita nell’art. 230 dell’attuale Codice della strada. Nell’assicurare al Ministro dell’Istruzione la massima collaborazione e la totale disponibilità a proseguire e intensificare la formazione Aci dei docenti per l’educazione stradale, Gelpi auspica un ulteriore passo in avanti: “l’individuazione di figure professionali che vengano riconosciute quali referenti istituzionali dell’attuazione dei piani formativi, così come abbiamo proposto nel Manifesto 2008 degli automobilisti, presentato alla vigilia delle ultime elezioni politiche“.

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