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MotoGP: Stoner mortifica le aspettative della concorrenza

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Purtroppo è così! Casey Stoner anche a Phillip Island, anzi, soprattutto a Phillip Island ha mortificato le aspettative della concorrenza. Sul circuito di casa il pilota australiano ha siglato con facilità il miglior tempo con gomme da qualifica e ha chiuso con imbarazzante superiorità la simulazione di gara mantenendo un ritmo impressionante per Yamaha, Honda, Suzuki e Kawasaki. Sempre il più veloce ed in ogni condizione. Stoner si dichiara contento della moto e delle gomme e forse, è solo questa la nota positiva, i suoi risultati sono di buon auspicio anche per Valentino Rossi che disporrà delle stesse Bridgestone che tanto fanno bene alla Ducati GP8 numero 1. Miglioramenti e progressi per tutti, per i debuttanti assoluti nella massima categoria e per i debuttanti “relativi” in sella ad una moto differente rispetto a quella con cui hanno concluso la passata stagione. Menzione particolare spetta a Marco Melandri che ancora fatica, studia, misura e ammorbidisce quella bestia che pare essere la Ducati GP8. Sia lui che Loris Capirossi, senza contare gli altri piloti Ducati, proprio non riescono o non sono riusciti a comprendere questa moto che solo nella mani del campione del mondo sembra essere quel concentrato di tecnologia e potenza che piega i progetti della case motociclistiche più grandi del mondo. E se il vantaggio Ducati fosse solo nel polso di quel ragazzino australiano?

Casey Stoner – Ducati:
La simulazione di gara, con una delle nuove gomme Bridgestone è andata davvero molto bene anche se l’ho interrotta tre giri prima del previsto. Oggi infatti la temperatura dell’asfalto era parecchio più alta rispetto alla gara dell’anno scorso e la differenza si sentiva. Ciononostante sono riuscito a rimanere sull’1.30 basso e questo dimostra quanto bene stiano lavorando in Giappone. Sono molto contento anche della gomma da qualifica che era dello stesso tipo dell’anno scorso. E’ un’ottima cosa che la moto non sia completamente diversa da quella del 2007 perché questo ci ha consentito di trovare già un’eccellente base con cui iniziare la stagione. La nuova versione del motore ha un’erogazione migliore, soprattutto in basso, e questo mi aiuta ad essere più veloce e in maniera più costante, oltre ad aumentare la durata delle gomme. E’ stata una buona sessione di test ma adesso sono contento di avere due settimane di pausa per allenarmi in palestra. La spalla è ok, è solo un po’ debole e mi fa un po’ male perché finora non ho potuto esercitarmi come si deve ma adesso lavoriamo anche su questo.

Nicky Hayden – Honda:
Non abbiamo concluso malissimo, ma sarebbe stato molto meglio essere più veloci con pneumatici da gara. Per essere onesti, sono stati un paio di giorni frustranti. Siamo scesi sul minuto e trentuno alla quarta uscita del primo giorno, ma da quel momento in poi non siamo riusciti a migliorarci ulteriormente, eccezion fatta per i giri con gomma da qualifica, in quel senso non è andata male. Si può dire che siamo corsi dietro alla nostra coda per un po’ e non sono riuscito a trovare un set di gomme da gara che mi soddisfi. Ho fatto molta fatica quando ho corso qui lo scorso anno, ma almeno avevo trovato qualcosa che mi piaceva. Non ho avuto la stessa sorte questa settimana quindi non posso dire di essere contento della combinazione moto-pilota-gomme. Abbiamo provato il motore a valvole pneumatiche e quello standard sul nuovo telaio e abbiamo testato a lungo le coperture Michelin usando il motore convenzionale. Il telaio ci ha dato dei vantaggi ma non abbastanza, vista la veloce concorrenza. Abbiamo lasciato Sepang in modo positivo e c’è ancora tempo, c’è ancora tanto da fare. Ora è tempo di andare a Sepang per un paio di giorni, poi proveremo a toglierci di dosso i problemi.”

James Toseland – Yamaha:
Sono davvero contento. Non vedevo l’ora di arrivare qui con la mia conoscenza del tracciato ed è bello vedere la differenza di prestazione su tracciati a me noti. Vedere il mio nome in alto alla lista dei tempi ha posto un gran sorriso sul mio volto. Il fatto di conoscere la pista mi ha aiutato nel ripetere sempre le stesse linee e quindi i pareri dati al team sono stati molto più precisi. Su altri circuiti ho dovuto sia ambientarmi che cercare di girare forte. Sono contento della simulazione di gara ma quei cinque o sei giri in più rispetto a una manche Superbike sono stati un po’ strani. Il mio fisico non è abituato a questa distanza, ma mi sono sentito bene e alla fine non ero molto stanco. E’ tutta esperienza e sta andando bene. Dormirò bene questa notte sull’aereo dopo questa prestazione. Anche un mio meccanico mi ha detto che è bello vedere un pilota inglese in quella parte della classifica piuttosto che in fondo ad essa. E la cosa migliore è non posso che migliorare. Sto ancora aspettando nuove parti da Yamaha, quindi c’è ancora spazio per nuovi miglioramenti, anche da parte di Michelin. Tutti stanno lavorando duramente e io sono sulla cresta dell’onda al momento.

Andrea Dovizioso – Honda:
Questa giornata è stata utile per valutare il materiale tecnico a nostra disposizione, e abbiamo svolto un grosso lavoro insieme a Michelin che ci ha fornito molte soluzioni. Sono molto soddisfatto del rapporto con loro come anche della rapidità di intervento e di crescita. Con le gomme da gara il passo è discreto, ma in configurazione da qualifica le vibrazioni che si manifestano durante la fase della staccata si acutizzano e complicano la guida. Con la moto mi trovo bene anche se, ai prossimi test di Jerez, dovremo lavorare molto per ridurre il saltellamento del posteriore che quasi inevitabilmente si ripercuote all’avantreno. Dobbiamo essere più competitivi perchè il livello degli avversari è alto e non possiamo permetterci rincorse.”

Marco Melandri – Ducati:
Quest’ultima giornata è stata particolarmente intensa sia per me sia per la mia squadra. Abbiamo continuato il lavoro sul bilanciamento della moto e poi ci siamo dedicati alle prove di gomme. L’anteriore è ok, mentre ho qualche difficoltà con il grip sul posteriore. Per il momento non ci sono grosse differenze di prestazione quando uso una gomma nuova rispetto ad una usata quindi in quest’area abbiamo ancora un bel margine. Nel pomeriggio ho fatto un long-run e anche se i tempi non erano velocissimi abbiamo imparato molte cose. Sappiamo cosa ci serve per progredire, a partire da un maggior grip per migliorare la velocità in percorrenza di curva. Siamo sulla direzione giusta e sono sicuro che nei prossimi test di Jerez faremo un ulteriore passo in avanti. Adesso però mi serve un po’ di relax perché queste sono state due settimane di grandissimo lavoro.”

Loris Capirossi – Suzuki
E’ stata una giornata dura oggi e ho sofferto abbastanza. Ho quasi completato un long run ma sfortunatamente sono incappato in una bandiera rossa e non sono riuscito a completare ciò che mi ero prefissato. Abbiamo ancora un po’ di lavoro da fare a Phillip Island e avrei voluto tanto che i miei tempi fossero stati migliori, perché non rendono l’idea del duro lavoro che il team ha svolto questa settimana. Abbiamo testato numerose nuove parti provenienti dal Giappone e alcune di loro hanno funzionato, mentre altre non sono state utili. Ora si torna in Europa e sono sicuro che saremo molto competitivi dopo ciò che abbiamo imparato qui in Australia.”

Alex De Angelis – Honda:
Oggi ho fatto una delle sessioni più dure e lunghe della mia carriera, nel corso della quale ho effettuato anche una simulazione di gara. Sono riuscito a ritoccare il tempo di ieri, a conferma che in configurazione gara siamo competitivi. In assetto da qualifica non riusciamo ancora a sfruttare al massimo il potenziale della moto, ma sono fiducioso sul fatto che la Bridgestone ci aiuterà. Chiudo i tre giorni a Phillip Island con la soddisfazione di aver dimostrato di essere già ad un buon livello, ovviamente c’è ancora molto da fare ma l’ottimismo non guasta.”

Phillip Island – Venerdì 1 febbraio – I tempi

01- Casey Stoner – Ducati Desmosedici GP8 – 1’28.777 (51 giri)
02- Nicky Hayden – Honda RC212V – 1’29.734 (102 giri)
03- James Toseland – Yamaha YZR M1 – 1’29.754 (89 giri)
04- Andrea Dovizioso – Honda RC212V – 1’29.780 (90 giri)
05- Colin Edwards – Yamaha YZR M1 – 1’29.795 (56 giri)
06- Chris Vermeulen – Suzuki GSV-R – 1’30.216 (73 giri)
07- Alex De Angelis – Honda RC212V – 1’30.438 (91 giri)
08- Shinya Nakano – Honda RC212V – 1’30.728 (89 giri)
09- Toni Elias – Ducati Desmosedici GP8 Sat – 1’30.966 (97 giri)
10- Randy De Puniet – Honda RC212V – 1’30.978 (115 giri)
11- Sylvain Guintoli – Ducati Desmosedici GP8 Sat – 1’30.983 (58 giri)
12- Marco Melandri – Ducati Desmosedici GP8 – 1’31.377 (108 giri)
13- Loris Capirossi – Suzuki GSV-R – 1’31.508 (75 giri)
14- Anthony West – Kawasaki ZX-RR – 1’31.957 (90 giri)

Via | Motograndprix

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