
“Peggiorerà anche la bilancia dei pagamenti, l’inflazione il primo anno registrerebbe un balzo di un punto; con la crescita inflazionistica scatterebbe una politica monetaria restrittiva con il conseguente aumento dei tassi di interesse ed un impatto negativo su mutui e debito pubblico. Cambieranno in parte anche abitudini e consumi delle famiglie che dovranno fronteggiare costi crescenti per il riscaldamento, trasporto in auto per recarsi al lavoro, acquisto di beni e servizi.Già è in atto una tendenza all’acquisto di auto meno energivore, crescerà parimenti la convenienza verso nuove fonti di produzione energetica a causa della necessità di produrre consistenti risparmi di petrolio.
Contro la piovra-petrolio che destabilizza ogni settore dell’economia e che con la diminuzione di questa risorsa produrrà comunque alti prezzi e rischi di collasso del sistema, Confesercenti chiede che vi sia una rapida ed incisiva azione politica in grado di valorizzare le fonti alternative, incentivando la ricerca e nell’immediato facendo leva su adeguati tagli delle accise sui carburanti.”
Via | Confesercenti