Home » Rc Auto, aumenti record in Italia oltre il doppio rispetto agli altri Paesi

Rc Auto, aumenti record in Italia oltre il doppio rispetto agli altri Paesi

rc auto

Qualsiasi automobilista sa che più della benzina e più degli optional o di qualsiasi altra spesa necessaria, quello che più costa, e più non va giù, agli italiani è il costo dell’assicurazione. La famigerata RC Auto è altissima, e su questo siamo tutti d’accordo. Ora però con l’unione monetaria possiamo fare un confronto con gli altri Paesi e scopriamo non solo che gli italiani sono il popolo che paga di più (e questo lo sapevamo già), ma il problema è che paga moltissimo di più.

Come fanno notare Elio Lannutti, presidente di Adusbef, e Rosario Trefiletti di Federconsumatori, prima della liberalizzazione, quindi fino al 1994, un italiano pagava per assicurare un’auto di media cilindrata il corrispettivo di 361 euro. Ora si sfiorano tranquillamente i mille. Il picco è stato raggiunto nel 2012 quando la RC Auto per un’auto media costava 1250 euro. Quest’anno i prezzi dovrebbero essere scesi, ma comunque siamo ancora intorno ai 900 euro. I prezzi poi variano da Regione a Regione, con la Campania che ha lo scettro di quella con i tassi più alti.

Ma la situazione all’estero com’è? Bisogna subito precisare che in tutti i Paesi dell’Ocse (quindi europei e non europei) i prezzi negli ultimi vent’anni sono aumentati. Era normale ed anzi, ci saremmo stupiti se non fosse stato così. La differenza è che mentre da noi i prezzi si sono triplicati ed oltre, negli altri Paesi non sono nemmeno raddoppiati. Oggi ad esempio per la stessa auto un italiano paga il triplo per l’assicurazione rispetto ad un inglese, mentre rispetto alla media dell’Ocse, noi paghiamo il doppio.

E siccome al peggio non c’è mai fine, scopriamo che gli aumenti per quanto riguarda i motocicli è anche peggiore: +480%, significa che il prezzo dell’assicurazione per un motore è di quasi 5 volte maggiore rispetto al ’94, passando da un range che andava dai 98 ai 121 euro degli anni ’90 a 490-530 del 2008.

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *