Per molti scoprire che un pilota di moto è veloce anche con le auto o viceversa, pùò apparire una sorpresa. In realtà la capacità del pilota non è solo quella di saper guidare un mezzo meglio degli altri, ma anche di saperlo fare ad una velocità superiore. Per questo, per quanti hanno dimestichezza con la velocità e con essa vivono un rapporto adrenalinico ed eccitante, per intenderci effetto di 15 red bull bevute in un solo sorso, ecco che girare su una pista in auto o in moto fa poca differenza, perché in ogni caso sono sempre veloci. La prova provata oltre ad altri grandi delle competizioni come Giacomo Agostini, Mike Hailwood, Johnny Cecotto, Vale Rossi (in realtà la lista è lunga) sino ad arrivare a John Surtees che addirittura vinse il mondiale in moto ed in auto, l’abbiamo avuta ieri anche da Michael Schumacher. Il tedesco, infatti, sulla Ducati GP7 (tuta arancione con casco bianco accanto a Randy Mamola) ha avuto un’intera giornata per “giocare” a fare il Casey Stoner della situazione. E gli è riuscito pure bene se pensate che il suo miglior tempo è stato di 1’37″9 contro il crono di Stoner di 1’32″7. Inoltre, se ricordate bene, durante il Gp di domenica a centro gruppo si girava anche sull’1’34 alto.
“Non avevo un obiettivo preciso – ha poi detto Schumi – L’ultima volta che avevo provato la moto, però (al Mugello il 24 ottobre 2005 la GP5 da 990 cc, ndr) ho girato 15 secondi sopra i tempi dei migliori, quindi ho pensato che questa volta sarebbe stato bello se fossi riuscito a contenere questo distacco in dieci secondi”. Questo mentre ai box si scommetteva se Schummy fosse arrivato o meno a girare sotto il muro dell’1’40.
Via | Gpone