
Il risparmio è consistente. Infatti con 10 euro:
– con un veicolo a benzina si percorrono mediamente circa 100 km
– con un veicolo a gasolio circa 120 km
– con un veicolo a GPL circa 190 km.

Il risparmio è consistente. Infatti con 10 euro:
– con un veicolo a benzina si percorrono mediamente circa 100 km
– con un veicolo a gasolio circa 120 km
– con un veicolo a GPL circa 190 km.
Indicizzazione del gasolio, aumento dei controlli su strada e in azienda, agevolazioni per cooperative e consorzi di trasportatori che investono in sicurezza e logistica. Sono le proposte di Federtrasporti – il gruppo che riunisce oltre 2.500 soci aggregati in consorzi e cooperative che operano nel settore del trasporto merci e della logistica – per uscire dalla crisi del settore, ulteriormente aggravata dal rialzo infinito del prezzo del gasolio.
Il Codacons nei giorni scorsi aveva chiesto al Governo di non ridurre il costo della benzina solo per alcune categorie. Il caro petrolio, infatti, sta colpendo tutti i consumatori, non solo camionisti, tassisti, pescatori o agricoltori, e sta mandando sul lastrico tutte le famiglie italiane. Ecco perché la riduzione degli introiti da parte del Governo andava spalmata in modo uniforme per tutti.
Il Governo, però, nella manovra illustrata ieri, nonostante abbia positivamente reso automatico il meccanismo di sterilizzazione e introdotto elementi di liberalizzazione, ha previsto l’iva agevolata al 5 % sul gasolio solo per alcune categorie. Inevitabile ora le proteste delle lobby non interessate dal provvedimento, come quella dei tassisti che si preparano a scendere in piazza per ottenere analoghi privilegi.
“Abolire le accise introdotte per eventi eccezionali dal 1935 al 2004, e poi rese permanenti, per un taglio di 30 centesimi di euro sul prezzo al consumo di un litro di benzina”. Questa la richiesta di Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc, al nuovo Governo Berlusconi. “Ad oggi le tasse sui carburanti incidono per più del 50%, considerando accise e Iva – continua Pileri – ma molte delle accise furono introdotte in seguito ad eventi eccezionali e temporanei, come la guerra di Abissinia del 1935, il terremoto del Belice del 1968 o quello dell’Irpinia dell’80. Nonostante il cessare della situazione straordinaria, le tasse non sono state abolite. Con il risultato che oggi siamo costretti a pagare un balzello di 0,30 euro, Iva compresa, per situazioni che hanno avuto la loro fine anche 70 anni fa.”
Di fronte alla nuova raffica di aumenti dei prezzi di benzina e diesel, che si aggiunge all’escalation dei listini alla pompa oramai in corso da diversi mesi, appare chiaro come la priorità del prossimo Governo debba essere quella di sostenere le famiglie alle prese con gli aumenti generalizzati causati dal caro-petrolio.

