Alla fine lo doveva dire, ci sta tutto: anche Vettel ha dichiarato di essersi messo al volante della Ferrari pensando a quando al suo posto c’era il tanto amato Schumacher. E non perché sia tedesco come lui e non perché sia un grande campione come il giovane Seb, ma le analogie con Schumi proliferano ovunque.
Sebastian Vettel si può amare e si può odiare ma senz’altro nella Ferrari sarà un segnale d’inversione di tendenza. Un po’ è la politica di Marchionne, un po’ è la necessità, ma in Ferrari qualcosa deve cambiare. Per forza. Un video realizzato dalla Ferrari, racconta il primo giorno di Sebastian Vettel con la casacca di Maranello.
Vettel dice che guidare una Ferrari era il sogno della sua vita e naturalmente potrebbe apparire una frase fatta ma poi a guardare il giovane tedesco alla guida della Rossa, con gli occhi pronti di chi vuole dare tutto in pista, si capisce che dice la verità e che la sua scelta di cambiare scuderia gli darà una nuova linfa. Dopo un anno opaco, per la Ferrari come per Vettel, adesso è arrivata la stagione della rinascita.
Nella sua prima intervista da pilota Ferrari, Vettel dice dice che gli era capitato da piccolo di andare a Maranello e di attraversare in macchina questa zona d’Italia provando a guardare oltre le recinzioni. Ma adesso è tutto diverso:
Ovviamente per me è una novità questo colore, qui ogni cosa è rossa, ma credo ci sia qualcosa di veramente speciale e non vedo l’ora di affrontare la sfida che ci attende nei prossimi anni.
Poi qualche parola anche sull’esperienza di guida:
Avevo sentito molte storie sulla Ferrari e su come ci si sente a guidare una vettura rossa. E ora posso confermare che quelle non sono favole, ma vera leggenda. Ci si sente speciali quando si diventa parte di tutto questo.