Se ci facessimo i calcoli di quanto costa mantenere un’auto, probabilmente non ne acquisteremmo mai una. Per questo in molti preferiscono comprarla senza pensarci. Una buona strategia, ma forse non per un momento di crisi come questo. Mantenere un’auto è quasi come mantenere un figlio (ovviamente dipende dall’auto), ma in questi ultimi tempi costa anche di più. Stando ai calcoli dell’associazione Amoer (Associazione per una mobilità equa e sostenibile), nel 2012 mediamente in Italia il costo di un’automobile è salito del 15%.
Non al concessionario, sia chiaro. Anzi, lì forse i prezzi sono scesi. E’ aumentato il mantenimento. Questa percentuale tiene conto del costo di manutenzione, benzina e soprattutto tasse, che portano ogni automobilista a spendere circa 588 euro in più all’anno rispetto al 2011. Calcolando quindi tutte le variabili, compreso anche l’ammortamento dell’auto in 10 anni ed i mancati introiti sugli interessi bancari se quei soldi anziché in un’auto si fossero lasciati sul conto, il costo di un’automobile in Italia è 7.073 euro.
Ma com’è possibile un incremento così importante in un solo anno? La risposta è alla portata di tutti: le tasse. Nell’ultimo anno sono aumentate in particolar modo le assicurazioni, ma anche il bollo e le tasse sulla benzina che ci hanno portato purtroppo a toccare livelli record. Lo Stato ha bisogno di liquidità e per questo ha deciso di aumentare le tasse. Ma cosa ha portato a tutto questo? A deprimere i consumi.
Stando allo studio di Supermoney la spesa per le auto nel 2012 è scesa del 6,7%, e a pagare è stata la sicurezza dato che il settore dove si è speso meno è stato quello degli pneumatici (molti hanno deciso di rimandare l’acquisto delle gomme nuove al nuovo anno), ma anche le riparazioni per la manutenzione. Giù anche parcheggi e pedaggi autostradali. E’ ovvio che crollano anche le vendite (-24% quest’anno), ma questo lo sapevamo già.
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