L’auto elettrica è la soluzione più efficace per muoversi a basso costo con un impatto ambientale molto limitato. Ma la sua diffusione è compromessa dal prezzo di acquisto ancora elevato e dalla mancanza di infrastrutture di ricarica armonizzate a livello europeo. È Quanto sostengono gli Automobile e Touring Clab nazionali di Europa. Africa e Medio Oriente, che si sono incontrati in Portogallo nel corso dell’International Club Conference della Regione 1 della Fia (Federazione Internazionale dell’Automobile).
I rappresentanti delle associazioni degli automobilisti si sono confrontati sul tema della mobilità sostenibile e sul futuro dell’auto elettrica. Il suo sviluppo è fondamentale e la sua adozione su larga scala è una sfida che si rende necessaria, poiché il settore dei trasporti dipende ancora per il 96 per cento dal petrolio, con elevati costi economici e ambientali.
Proprio mentre l’Unione europea impone agli Stati Membri limiti sempre più stringenti per quanto riguarda le emissioni di CO2 e la progressiva decarbonizzazione del trasporto. L’obiettivo è di favorire la diffusione dell’auto elettrica, idonea a soddisfare il fabbisogno quotidiano di mobilità in ambiente urbano salvaguardando l’ambiente.
I club propongono l’introduzione di incentivi economici per le tecnologie verdi che alimentano i veicoli come l’auto elettrica, in particolare in ambito urbano e verso specifici gruppi di utenti (trasporto pubblico, car sharing, aziende per la distribuzione delle merci in città. Una strategia condivisa che rischia tuttavia di non bastare se non verranno limati i prezzi di acquisto delle auto elettriche.
L’augurio è che i prezzi vengano presentati con chiarezza ai consumatori, l’acquirente deve essere pienamente informato sulle diverse tecnologie disponibili. Compito che spetta all’industria automobilistica e ai mezzi di comunicazione.
Una volta immesse sul mercato a costi accessibili, le auto elettriche necessitano poi di infrastrutture di ricarica, attualmente ancora difficili da individuare. Servono soprattutto standard tecnici per la ricarica delle batterie, omologati a livello internazionale. La mancanza di un sistema armonizzato (per i sistemi di connessione e di pagamento) è infatti un fattore di forte rallentamento, secondo i Club internazionali, per il settore della cosiddetta eMobility (mobilità elettrica).
Gli enti preposti alla standardizzazione e le industrie devono quindi arrivare a concordare standard e protocolli comuni, affinchè per gli automobilisti sia possibile ovunque accedere alle stazioni di ricarica.