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Briatore svela il perché dell’addio di Alonso

Alonso ci ha messo molto meno di Schumacher a farsi amare dai fan della Ferrari e quando alla fine della stagione ha detto che sarebbe andato via per cercare nuove opportunità di carriera, non è che i supporter del Cavallino abbiano gioito, anzi. Poi si è scoperto che arrivava Vettel e quindi è valsa la regola del campione scaccia campione. Ma Briatore spiega qualcosa che finora era stato taciuto.

Vettel sta provando in tutti i modi ad emulare il suo mito Michael Schumacher ed è pronto per far impazzire anche il pubblico della Ferrari. Peccato che adesso, con il new deal di Marchionne, la squadra di Maranello stia provvedendo al rimpasto e ha già presentato un organigramma tutto nuovo. Se Vettel riuscirà a fare meglio di Alonso, lo si vedrà in pista, per ora la domanda che ossessiona tutti è: al di là delle frasi di circostanza e dei ringraziamenti dovuti, perché è arrivato il divorzio tra l’asturiano e la Rossa? Ad una domanda comune prova a rispondere in un’intervista Flavio Briatore.

Montezemolo, ex presidente della Ferrari, parla con molta ammirazione di Alonso anche se questo pilota non ha regalato titoli mondiali al Cavallino. Si dice che sia andato via proprio perché lo sviluppo della Ferrari non gli consentirebbe nemmeno l’anno prossimo di giungere in vetta alla classifica piloti.

In realtà le trattative per il divorzio risalgono al 2013 e a gestirle ci ha pensato Briatore che da sempre, da quando dirigeva la Renault, ha avuto un rapporto stretto con Alonso. Secondo Briatore Alonso è andato via per due motivi: prima di tutto perché i tentativi di rinforzare lo staff tecnico della Ferrari sembravano insufficienti, e poi perché la Ferrari non ha sfruttato il potere di veto per bloccare l’introduzione della tecnologia ibrida, aprendo le porte ad un salto nel buio della Rossa.

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