Tata Indica Bifuel: la citycar un po’ romagnola un po’ indiana

Tata Indica Bifuel: la citycar un po’ romagnola un po’ indianaPratica, maneggevole, a portata di portafoglio, la garanzia copre 3 anni o 100 mila chilometri, per tre anni, anche, l’ assistenza stradale Europe Assistance

Sempre meno segreti per i costruttori asiatici i gusti degli italiani in fatto di auto, che devono avere fra i loro requisiti essenziali, tecnologia, ottima qualità, costi non esosi ed alimentazioni alternative gpl e metano, il gruppo indiano Tata tutto questo l’ ha capito, e, grazie ad una partenership con la romagnola Landi Renzo, ha dato il via alla produzione di Tata Indica Bifuel e Indigo Bifuel, fatto importante se si considera che sono nate esclusivamente per il mercato italiano, poiché in patria non hanno alcuna esperienza.

Tata Indica Bifuel ha una carrozzeria compatta a due volumi, cinque porte, a bordo c’ è spazio per 5 passeggeri comodamente alloggiati, anche se le dimensioni non sono eccezionalmente grandi, soli 3,69 metri di lunghezza per una larghezza di 1,66, l’ altezza da terra è notevole, oltre 21 cm, se comparata alle concorrenti del segmento B.

Altro punto a favore di Tata Indica Bifuel è la maneggevolezza, con un raggio di sterzata di 4,9 metri che le consente di manovrare agevolmente anche in spazi ridotti, gli interni sono molto confortevoli, oltre che spaziosi, per il modello commercializzato in Europa, sono molte le dotazioni, tutte di serie alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, fendinebbia e terza luce di stop, climatizzatore e chiusura centralizzata con Immobilizer.

Mercato Auto: arrivano le novità autunnali

Mercato Auto: arrivano le novità autunnaliNonostante la crisi, le Case automobilistiche stanno lanciano molti nuovi modelli, per tutte le tasche, per ogni necessità e soprattutto molta attenzione all’ ambiente

Sappiamo tutti che c’ è la crisi, il mercato delle auto, come tutti i settori, ne risente parecchio, fa fatica a risalire, gli automobilisti cambiano l’ obiettivo dei loro acquisti preferendo vetture più piccole come le city car, in prevalenza, la strategia che le varie case automobilistiche adottano è di lanciare nuovi prodotti, sempre più invoglianti, un modo come un altro per uscire da questo pericoloso torpore delle vendite.

Si parte dal Gruppo Fiat che propona la rivisitazione della Grande Punto con Fiat Punto Evo, che punta a tornare primo in classifica sul mercato italiano, restyling anche per Fiat Idea e Lancia Musa, per gli amanti delle sportive ci sono le due nuove motorizzazioni a benzina MultiAir dell’ Alfa MiTo.

Concorrenti della Fiat Grande Punto Evo, troviamo le nuove generazioni di Volkswagen Polo e Citroen C3, senza dimenticare il nuovo restyling della Peugeot 207, la nuova Seat Ibiza con le nuove motorizzazioni e le orientali Hyundai i20 a 3 porte e Suzuki Splash ibrida benzina/gpl.

Nel segmento C troviamo la nuova Opel Astra, Mazda 3 i-Stop e MPS e la rinnovata Dodge Caliber, c’ è posto anche per l’ ibrido elettrico con Toyota Prius, attese le versioni station wagon di Mègane SporTour e Volkswagen Golf Variant, e, restando nel campo delle familiari, arriva Seat Exeo ST, Skoda Super Station Wagon e, discorso a parte, per le nuove MINI diesel da 90 CV.

Tata Nano è record 500.000 ordinazioni per la city car da 1.700 euro

Tata Nano è record 500.000 ordinazioni per la city car da 1.700 euroIn India è un vero boom di ordini

Tata Nano è record 500.000 ordinazioni per la city car da 1.700 euro, inarrestabile, in India è boom per l’ auto più economica al mondo, un risultato che nessuno si aspettava, il prezzo chiavi in mano non è eccessivamente basso per il paese trattandosi di 100.000 rupie, dunque, niente faceva presupporre questo successo.

Tata dovrà quindi tornare sui suoi passi e modificare quella che era la decisione iniziale di produrre solo 100 mila unità nel primo anno, una valutazione forse sbagliata, ma data la crisi mondiale, la Casa di Mumbay temeva che anche l’ India avrebbe potuto risentirne, da qua la decisione di una produzione limitata. Un vero e proprio fenomeno.

Potrebbe rappresentare un problema l’ ambizioso progetto di Tata di affrontare la commercializzazione di Tata Nano sia in America che in Europa, dove però i prezzi della piccola utilitaria saranno, ovviamente, rivisitati ed arriveranno a 5.000 Euro, stando alle dichiarazioni iniziali rilasciate dal Presidente della Casa Indiana, Ratan Tata, partner di Fiat e primo sponsor della Ferrari in Formula 1, le sue intenzioni erano innanzitutto di servire il mercato indiano con una previsione di vendita tra le 500 mila ed il milione di vetture, per poi dedicarsi ad altri mercati, una sorta di ammissione dell’ errore di valutazione, se si fosse guardato un po’ più lontano, sarebbe già altrove.

Jaguar XJ un’ ammiraglia che toglie il fiato

Jaguar XJ un’ ammiraglia che toglie il fiatoLa nuova versione sarà esposta al Salone di Francoforte

Jaguar XJ un’ ammiraglia che toglie il fiato, l’ intenzione è quella di eguagliare il successo ottenuto dalla Jaguar XF, ed ecco che per la nuova Jaguar XJ seguendo gli stessi stilemi, nonostante Jaguar, dopo l’ evento dell’ indiana Tata, Jaguar è rinata ma continua a seguire i criteri progettuali di Ford, che ha creato quella Jaguar XF che sta avendo vari riconoscimenti ed acquisendo clienti “luxury premium”.

Nel prossimo mese di luglio verranno tolti i veli alla nuova Jaguar XJ, per approdare poi, ad inizio autunno, al prossimo Salone di Francoforte, ci sarà un forte lavoro di restyling da fare nell’ estetica per eliminare l’ aspetto ormai obsoleto dell’ attuale serie, come rivisitati dovranno esser gli equipaggiamenti di lusso, visto che nello stesso segmento si dovrà scontrare direttamente con le fuoriclasse tedesche, più che affermate, Mercedes S, BMW 7, Audi A8.

A giudicare dalle foto spia pubblicate dalla rivista inglese Auto Express ,si direbbe che l’ aspetto di Jaguar XJ è decisamente sportivo, lo si deduce dalle grandi prese d’ aria anteriori che ben si coniugano con i debuttanti gruppi ottici e la griglia che invece ricorda la Jaguar XF, nel posteriore fa capolino una vaga linea coupé con curve flessuose.

Land Rover Discovery 4 debutta al Salone di New York

Land Rover Discovery 4 debutta al Salone di New YorkLa quarta generazione nata dal gruppo Tata

Land Rover Discovery 4, debutta al Salone di New York, una quarta generazione che si potrebbe definire indiana essendo la prima nata del gruppo Tata, motori all’ avanguardia che si vanno ad affiancare a quello trazionale, una conferma dell’ assoluta supremazia nei fuoristrada. Nessun terreno lo ferma, con il sofisticato sistema che permette di impostare la marcia secondo 5 tipi di terreno diversi.

Il modernissimo motore che trasporta l’ inarrestabile Land Rover Discover 4 è il DV6 3.0 con doppio turbocompressore, forte di una 245 cavalli e una coppia straripante di 600 Nm, una ripresa formidabile, considerata la mole del veicolo, in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 9,6 secondi, si tratta di un 6 cilindri diesel a V, già montato sulla Jaguar XF, acquisita anche lei dal Gruppo Tata, è dotato di iniettori piezoelettrici e i due turbocompressori che agiscono in base ai livelli di potenza richiesti, uno ai bassi regimi ed entrambi oltre una certa soglia, a cui è abbinato il cambio automatico ZF a 6 rapporti. I consumi sono inferiori del 9% rispetto al V6 2.7, che si attesta in 9,4 l/100 km ed è omologato Euro 5.

Importanti le modifiche apportate a Land Rover Discover 4, a partire dal nuovo telaio e dalle migliorie del sistema di assistenza alla partenza, sia in salita che in discesa. Ottimizzati anche gli impianti sterzante e frenante adottando dischi ventilati che davanti sono da 360 mm di diametro e sul retrotreno di 350 mm. La miglioria più importante è stata apportata al sistema di marcia fuoristrada, che si può impostare in 5 diverse modalità in base al terreno, guida normale, sabbia, fango, erba-ghiaia-neve, roccia, la marcia risulta frenata, a prescindere dai colpi che si danno all’acceleratore.