Si potrebbe definire un originale prototipo che sprizza sensualità, la Mazda Takeri, che anticipa la prossima generazione della Mazda6, sarà presentato in occasione del Salone di Tokyo a fine novembre, il debutto ufficiale dovrebbe avvenire però la prossima primavera al Salone di Ginevra 2012, in Europa arriverà il prssimo anno. Linee affusolate, molto futuristica, riprende lo stile che ha già ispirato altre due concept Shinari e Minagi, adotta soluzioni aerodinamiche assolutamente inedite.
Il frontale della Mazda Takeri sfoggia una mascherina trapezoidale impreziosita da un un lungo listello cromato che si prolunga fino ai proiettori che adottano la tecnologia led. Il design delle fiancate è molto muscoloso, tanto da farle risultare quasi scolpite, grandi passaruota anteriori le conferiscono un senso di movimento, molto armonico ma più tradizionale, invece, il posteriore. Debutta per la carrozzeria un inedito colore Bronzo e monta cerchi in lega da 16 o da 17 pollici.
Forme innovative anche negli interni della Mazda Takeri, pur restando semplici e lineari, tutti i comandi sono concentrati sulle tre manopole della consolle centrale sul joystick posizionato dietro la leva del cambio automatico, tutte le informazioni dell’impianto audio e del navigatore satelittare appariranno su uno schermo LCD posto sul cruscotto. Tre strumenti circolari analogici con due display supplementari, donano al tutto un aspetto decisamente sportivo. Non mancano le dotazioni di sicurezza.
Le motorizzazioni della Mazda Takeri sono sei, di cui tre benzina: 1.6 da 105 cavalli, 2.0 da 150 cavalli ed il più performante turbo da 260 cavalli. Sul fronte diesel, invece, tutte turbo common rail, vengono proposti il 1.6 da 115 cavalli e il 2.2 SkyActiv-Dconiugato in due potenze, 150 e 185 cavalli abbinabile alle nuove trasmissioni Skyactive MT manuale e Skyactive Drive automatico.
Mazda Takeri adotterà la tecnologia Mazda SkyActiv, vale a dire componenti elettroniche per migliorarne l’efficienza, consumi ed emissioni saranno salvaguardati dal sistema Start&Stop, dal sistema di frenata rigenerativa che converte l’energia cinetica in energia elettrica in fase di decelerazione, lo conserva in condensatori e poi lo usa per alimentare apparecchiature elettriche del veicolo, riducendo così il carico del motore, dai dettagli aerodinamici particolarmente curati, oltre alla consistente riduzione del peso della vettura.