Il calo nelle vendite e quello del pieno al distributore vogliono significare soltanto una cosa: gli italiani non vogliono più utilizzare l’automobile. Questa, che per molti era una sensazione, ora è un fatto concreto, come dimostra l’ultimo rapporto del Censis, in collaborazione con Aci, intitolato “Dov’è finita l’auto?”. Lo studio è partito da un dato di fatto: negli ultimi anni il mercato dell’automobile in Italia è crollato, e quest’anno il dato è peggiore del doppio rispetto allo scorso anno.
Nel 2011 infatti si era registrato un -10,8% delle immatricolazioni; nei primi mesi del 2012 siamo già al 20% in meno. Numeri simili valgono anche per il mercato delle moto e per quello dell’usato, calato anch’esso del 10%. Ma come pensano gli italiani il loro rapporto con questi mezzi? A quanto pare non c’è un grande amore, dato che anche se non si comprano auto nuove, anche quella vecchia viene usata sempre meno. Mediamente il chilometraggio pro capite è diminuito di circa il 6%, probabilmente anche perché è aumentato il prezzo della benzina che negli ultimi due anni è salito del 25%, o perché aumentano i costi di gestione (+4,4% all’anno).
Bisogna però ammettere che c’è sempre un lato buono della medaglia, e cioè che si sono ridotti anche gli incidenti mortali del 5,6%, ed anche le multe sono diminuite. Le prospettive per il futuro però non sembrano rosee. Se si chiedesse ad un automobilista quando ha intenzione di cambiare l’auto, la maggior parte risponderebbe non prima di 3 anni. Tutti speriamo che le cose, economicamente parlando, vadano meglio, ma per essere realistici sappiamo benissimo che di qui ad un anno non è che cambi chissà che. Per questo si pensa che le finanze, per andare meglio, abbiano bisogno di più tempo, anche fino a 3 anni. Infatti oltre il 52% degli intervistati è sicuro che ci vorrà questo lasso di tempo prima di pensare di acquistare un’auto nuova. Anche perché più o meno la stessa percentuale di persone pensa che, di fronte ad un entrata improvvisa di 30 mila euro, non la investirebbe in un’auto ma metterebbe questi soldi da parte per fronteggiare questo periodo di crisi. Come dargli torto.
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