Cadillac ritorna sul mercato europeo passando dal Salone di Ginevra 2011

Lusso e raffinatezza tornano al Salone di Ginevra 2011 (3-13 marzo) con il debutto europeo di due significative novità della Cadillac, il brand di lusso americano, che presenta alla kermesse ginevrina due esclusive, si tratta della Cadillac CTS-V Sport Wagon, in anteprima europea, e della concept Cadillac XTS Platinum, già presentata al Salone di Detroit dello scorso anno. La Cadillac CTS-V Sport Wagon, unisce un design esclusivo di lusso a prestazioni all’avanguardia.

Cadillac Escalade Platinum Edition: la versione europea del Suv americano

Arriverà in Italia nel 2011 il gigantesco suv del marchio americano, lusso a 360°, nessun particolare è stato dimenticato per la Cadillac Escalade Platinum, che offre spazio a bordo per 8 passeggeri, che si distingue per luce anteriori a Led e cerchi cromati dedicati a 22″. Elementi estremamenti lussuosi negli interni, pelle naturale tagliata e cucita a mano, pannello della strumentazione e della console centrale con intarsi di frassino e nocciolo e finiture di alluminio.

Pontiac: un marchio destinato a sparire

Pontiac un marchio destinato a sparireLo stesso destino potrebbe toccare anche ad Hummer e Saturn

Pontiac, un marchio destinato a sparire a causa della pesante crisi che sta attraversando GM, alcuni gloriosi marchi potrebbe non sopravvivere, quasi sicuramente Pontiac non riuscirà a superare il momento critico, la bancarotta pilotata annunciata dal colosso di Detroit potrebbe significare la fine, che si sospetta possa accadere anche ad Hummer e Saturn, anche se il loro passato è sicuramente meno importante di Pontiac.

Il brand Oldsmobile, il più antico nella storia dell’ auto americana, 107 lunghi anni di vita, è stato cancellato da GM, presupponendo che, nonostante l’ apporto di capitali pubblici al gruppo, potranno sopravvive solo marchi come Chevrolet, Cadillac, Buick e quello GMC esclusivo dei grandi fuoristrada.

Pontiac può contare sull’ incredibile numero di concessionari di 6.246 che, entro la fine del 2010, saranno ridotti del 42%, arrivando così a soli 3.605, che saranno in un secondo momento convertiti ad altri marchi o addirittura chiusi, una crisi quindi che coinvolge molte altre attività.