Autovelox: se in città è necessaria la contestazione immediata!

autovelox.jpg Questa decisione sembra rilevante perché, come spesso accade, la Polizia Municipale confida sul fatto che quando l’eccesso di velocità è rilevato con l’autovelox non è necessario fermare il conducente e non è necessaria la presenza degli agenti. Il giudice, invece, ha sentenziato che solo sull’autostrada e sulle strade di grande circolazione è possibile evitare la contestazione immediata, ma nei pressi della città questa è del tutto necessaria in quanto costituisce un elemento di legittimità strutturale essenziale per la correttezza del procedimento.

Effetto Tutor: meno velocità, meno incidenti!

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Ad un anno dalla sua istituzione è possibile fare la somma dei risultati ottenuti dai Tutor che stanno monitorando diversi tratti autostradali. Stando ai dati ottenuti, le velocità medie nei tratti monitorati sono diminuite di 16 km/h, mentre le velocità di punta sono diminuite di 23 km/h. A questo fa seguito anche una diminuzione delle infrazioni rilevate dal sistema in costanza di funzionamento sotto il controllo della Polizia Stradale.

E’ Boom di controlli con l’etilometro sulle strade

etilometro.jpg Tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2007 sono stati 487.723 i conducenti controllati con etilometri dalla Polizia Stradale e dall’Arma dei Carabinieri a fronte dei 180mila dello scorso anno. E’ quanto si apprende da una nota del Ministero dell’Interno che sottolinea i dati, ancor più alti, degli ultimi due mesi: la media dei controlli è ulteriormente aumentata raggiungendo quota 208.606 contro i 49mila del 2006. Nei weekend dal 1° gennaio al 30 settembre sono state effettuate 145.816 pattuglie (124.555 nel 2006), con 177.869 persone controllate (92.687 nel 2006), di cui 22.112 positive (14.492 nel 2006). Le patenti ritirate sono state 21.865 per guida sotto l’influenza di alcol (14.297 nel 2006), 1.020 per il rifiuto di sottoporsi ai test, 575 per guida sotto l’effetto di stupefacenti, 1.367 per superamento del limite di velocità.

Rally – Tour de Corse: Loeb ancora davanti al termine della seconda tappa

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Nella gara di casa Sebastien Loeb chiude anche la seconda giornata dominando ancora più nettamente la tappa e vincendo cinque delle sei prove in programma. La progressione del francese è costante, manciate di secondi ad ogni prova e Grohnolm ora è a 27 secondi dalla testa. Terza posizione ancora per Dani Sordo attardato però da problemi meccanici che hanno aumentato il suo svantaggio dal compagno di marca. Quarta posizione per Duval seguito da Lavala che recupera due posizioni in classifica rispetto a ieri, la prima nei confronti di Solberg, la seconda nei confronti di Duval che si è dovuto ritirare al termine dell’ultima prova.

UE, obiettivo meno 50% degli incidenti entro il 2010. L’Italia non rispetterà gli impegni

statistiche_ue.jpg Il sospetto c’era, ma l’ETSC (European Traffic Safety Council) l’ha confermato. L’Italia è purtroppo tra i paesi più lontani dall’obiettivo dell’UE di dimezzare la mortalità, anche se sulla sola rete autostradale i dati sono nettamente migliorati negli ultimi mesi. I risultati dello studio della ONG sono inequivocabili e confermano, almeno in parte, le impressioni degli studi Asaps sull’argomento. L’Italia, fanalino di coda (seguita solo dai paesi dell’est europeo), mentre Francia, Lussemburgo ed il sorprendente Portogallo hanno praticamente già centrato l’obiettivo e dovranno ora solo guardarsi dal pericolo sempre incombente di una recrudescenza della mortalità.

La salute dei giovani prima del profitto!

discoteche.jpgLa salute dei giovani e la sicurezza sulle strade vengono prima del profitto dei locali”. Così Carlo Rienzi, Presidente Codacons, risponde ai gestori delle discoteche che oggi hanno annunciato iniziative contro le nuove norme per la sicurezza sulle strade che impongono il divieto di somministrare alcol dopo le 2. “La protesta dei gestori è sbagliata, perché in gioco non ci sono i profitti di questa o quella tipologia di locale, ma la salvaguardia della salute dei cittadini, in particolare dei giovani – prosegue Rienzi – Non ha senso parlare di concorrenza sleale, semmai occorre puntare l’obiettivo sulla carenza di controlli fuori dai locali, pub o discoteche che siano, carenza che rischia di vanificare gli effetti delle nuove norme senza tutelare i ragazzi”.

Sicurezza stradale: crescono i dati dell’incidentalità in Austria

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Non erano affatto rassicuranti i segnali giunti la scorsa settimana dalla Germania e pubblicati dall’Asaps – che aveva evidenziato un aumento delle vittime del 7,7% – e che ora trovano uno sconcertante seguito anche nella vicina Austria. Il primo semestre 2007, come recentemente pubblicato dal quotidiano “Der Standard” (http://www.derstandard.at), che ha ripreso il rapporto di “Statistik Austria”, ha infatti segnato una drammatica crescita della mortalità nel primo semestre dell’anno, pari al +17% delle vittime. Un dato che, incrociato agli altri indicatori statistici, non lascia adito a dubbi. Aumentano anche il numero dei feriti (+11%) e quello relativo al numero complessivo di incidenti stradali con lesioni (+12%).

Sicurezza stradale: a settembre meno incidenti in autostrada

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Nel mese di settembre 2007 la sinistrosità globale nell’intera rete autostradale è diminuita del 10,8% con 3.138 sinistri rispetto ai 3.519 del settembre dello scorso anno. La media giornaliera della sinistrosità sulla rete è stata di 104 incidenti al giorno. Le vittime di settembre 2007 sull’intera rete sono state 27 pari a 0,9 al giorno, con una sensibile diminuzione, pari al 34,1% rispetto alle 41 del settembre 2006.

Sicurezza stradale: novità opinabili rispetto ad alcuni nuovi temi introdotti

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Le nuove norme introdotte sul versante sicurezza stradale, se da un lato segnano degli importanti passi avanti verso la prevenzione ed il corretto comportamento al volante, dall’altro introducono divieti e sanzioni su aspetti apparentemente poco pertinenti col tema sicurezza. Infatti, molte discussioni sono emerse per esempio riguardo ai limiti sull’impiego dell’aria condizionata in auto quando la vettura è in sosta, divieto al quale corrisponde una multa da 200 a 400 euro.