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Effetto Tutor: meno velocità, meno incidenti!

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Ad un anno dalla sua istituzione è possibile fare la somma dei risultati ottenuti dai Tutor che stanno monitorando diversi tratti autostradali. Stando ai dati ottenuti, le velocità medie nei tratti monitorati sono diminuite di 16 km/h, mentre le velocità di punta sono diminuite di 23 km/h. A questo fa seguito anche una diminuzione delle infrazioni rilevate dal sistema in costanza di funzionamento sotto il controllo della Polizia Stradale.
I dati più significativi però riguardano le percentuali della sinistrosità ed i tassi di mortalità. I dati statistici del dopo Tutor dimostrano inequivocabilmente che un controllo più puntuale sulle velocità più alte che solitamente vengono tenute nei tratti non controllati sono causa di una maggiore incidentalità. La velocità se non è la prima causa, è sicuramente il fattore più importante che determina la mortalità in un incidente (intendesa come aggravavante delle conseguenze degli impatti).
Nei tratti sottoposti al controllo col Tutor – attivo su 1.120 km di carreggiate che diventeranno 1.700 entro la fine del 2008 – si è registrato un crollo del tasso di mortalità del 50,83%. Nella rimanente rete Aspi (Autostrade per l’Italia) la diminuzione è stata del 6,71%. Il tasso di feriti è diminuito del 34,75%, nella rimanente rete dell’11,44%.

Cosa è il Tutor:
Si chiama Tutor il nuovo”controllore” di velocità utilizzato sulle strade a partire dal 23 dicembre 2005. Nei periodi di grande traffico sono più di 10 milioni i veicoli in viaggio sulle autostrade italiane. Per tutelare la loro incolumità è stato messo a punto da Autostrade per l’Italia S.p.A., in collaborazione con la polizia stradale, un sistema che misura, per la prima volta in Italia, la velocità media dei veicoli. Realizzato nel rispetto delle più severe norme sulla tutela della privacy e sicurezza informatica, il controllo automatico della velocità permette di impiegare le pattuglie della Stradale in altri servizi come: l’attività di soccorso, il rilevo di incidenti stradali, il controllo sul trasporto di merci pericolose.
Attualmente il sistema è strutturato su 76 postazioni di rilevamento della velocità che coprono 1.056 Km di autostrada in concessione alle sociètà autostradali “Autostrade per l’Italia” e “Strada dei parchi”.
E’ importante sottolineare che le aree d’installazione del sistema sono state individuate in base al numero di incidenti e lo scopo è quello preventivo per creare un deterrente alle velocità più elevate. La velocità è infatti la causa di oltre il 60 per cento degli incidenti mortali sulla rete autostradale. Il sistema individua e punisce chi, spingendo sull’acceleratore per lunghi tratti, mette a repentaglio la vita degli altri. I dati relativi alle auto che hanno rispettato i limiti di velocità sono immediatamente eliminati.

Via | Asaps

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