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Fumo in auto, peggio di una camera a gas

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Gli automobilisti hanno tante cattive abitudini. Suonare il clacson senza che ci siano pericoli, partire a razzo per poi inchiodare, parlare al cellulare senza auricolare ed altre cose di cui non andare fieri. Ma probabilmente l’abitudine peggiore, e più diffusa, è fumare in auto. Probabilmente non ci sarà un fumatore che non si accende la sigaretta mentre guida, e questa operazione, oltre ad essere pericolosa per gli incidenti, lo è soprattutto per la propria salute.

Secondo uno studio effettuato presso l’Università di Aberdeen, in Scozia, il fumo in auto equivale a camminare in una camera a gas, ed è un attentato non solo per chi guida, ma forse ancor di più per i passeggeri. Anche se il finestrino è aperto o l’aria condizionata accesa. In molti infatti credono che tanto il fumo viene espulso e chi ci sta a fianco non ne risente. La colpa va alle polveri sottili, delle microparticelle che abbiamo imparato a conoscere perché ci costringono a lasciare l’auto nel garage la domenica, le quali salgono a livelli considerati pericolosi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità all’interno dell’abitacolo quando si fuma.

L’ESPERIMENTO – Durante l’esperimento si sono valutati oltre 100 viaggi in auto effettuati in 3 giorni da 17 automobilisti, di cui 14 fumatori. Rilevando con dei macchinari sofisticatissimi la qualità dell’aria all’interno della macchina minuto per minuto dal sedile passeggero, i ricercatori hanno scoperto che se i livelli di polveri sottili nelle auto dei non fumatori erano di 7,4 microgrammi per metro cubo d’aria, queste salivano ad 85 mg alle prime sigarette (il limite considerato sicuro dall’Oms è di 25 microgrammi), per poi salire vertiginosamente anche di 10 volte per i fumatori incalliti. Nonostante tenessero il finestrino aperto. Il che significa che un fumatore “pesante” superava di 35 volte il limite di pericolo per la salute.

Il rischio per chi fuma ormai è noto, ma ciò che i fumatori spesso non tengono conto è il rischio per chi subisce il loro fumo passivo. In questo modo ad esempio il proprio figlio che siede sul sedile di fianco hanno una possibilità incrementata di soffrire di asma, affanno, otiti medie, e persino di morte in culla se si tratta di neonati. E non pensate che basta fumare solo quando siete soli perché il fumo passivo resta attaccato al cruscotto e ai sedili a lungo. Ne vale la pena?

[Fonte: Corriere della Sera]

Photo Credits | Getty Images

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