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ACI segnala i tratti autostradali più pericolosi


Si trovano sulle tangenziali di Napoli, di Milano, di Torino, sul GRA di Roma, sull’A4 e sull’A1 i tratti autostradali più pericolosi. Per quanto riguarda le statali, i punti critici sono sulla Tiburtina, sulla Jonica, sull’Aurelia e sulla Padana Superiore. Lo dimostrano i primi test indipendenti effettuati dall’Automobile Club d’Italia nell’ambito di EuroRAP, il programma europeo che verifica gli standard di sicurezza della rete stradale. I risultati dell’indagine sono stati diffusi a Verona nella giornata conclusiva del SISS, il Salone Internazionale della Sicurezza Stradale.

Lo studio della qualità delle infrastrutture – dichiara il presidente dell’ACI, Enrico Gelpi – è un elemento imprescindibile per la sicurezza della mobilità. Occorre destinare più risorse per l’analisi statistica, per la realizzazione del catasto stradale e per il rilievo dei flussi di traffico. Su quest’ultimo aspetto registriamo finalmente la partecipazione delle maggiori concessionarie autostradali“. “Stiamo collaborando con EuroRAP – continua Gelpi – per realizzare il primo Atlante Europeo della Sicurezza Stradale. Si tratta di una mappa che l’ACI realizzerà con la collaborazione dei gestori e che rappresenterà la base per ulteriori approfondimenti tecnico-scientifici. Grazie all’Atlante, gli automobilisti disporranno di carte stradali che indicheranno i livelli di sicurezza degli itinerari maggiori, con particolare attenzione alle strade contraddistinte dalla sigla “E”, i principali collegamenti attraverso l’Europa“.

La valutazione della densità degli incidenti è il primo passo da compiere per evidenziare situazioni di criticità. Sono comunque i livelli di rischio in rapporto alla circolazione, secondo l’ACI, che dimostrano l’effettivo grado di sicurezza dell’infrastruttura e la probabilità per l’automobilista di restare coinvolto in un sinistro. L’analisi del tasso d’incidentalità, ossia il numero di incidenti per chilometro percorso, ha già permesso ad alcuni gestori di effettuare azioni su infrastrutture, segnalazione e controllo. Con i suoi studi, EuroRAP stimola gli interventi necessari ad accrescere i livelli di sicurezza delle strade e ne controlla periodicamente i risultati.

Alla manutenzione della rete – dichiara il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, con riferimento ai risultati EuroRAP – dedichiamo risorse sempre crescenti. Nel 2007 e nel 2008, un terzo dei fondi ordinari attribuiti ad Anas è stato destinato proprio alla manutenzione straordinaria della rete con la posa di asfalto drenante, l’installazione di barriere di sicurezza di più moderna concezione, il rifacimento dell’impiantistica delle gallerie, l’eliminazione dei ‘punti neri’ della rete”. Relativamente a questi ultimi, precisa Ciucci, “il Piano nazionale della sicurezza stradale, del valore di oltre 508 milioni di euro, è stato già in parte eseguito dall’Anas con l’avvio di 59 progetti per un investimento di oltre 171 milioni di euro“.

Per Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, “l’analisi del tasso di incidentalità ha consentito la programmazione di interventi che hanno prodotto sulla rete di Autostrade per l’Italia la riduzione a circa un terzo del tasso di mortalità (numero di decessi per ogni miliardo di chilometri percorsi) da 11,4 nel 1999 a 4,1 nei primi nove mesi del 2008. Il riferimento per la rete nazionale è pari a 12 su dati del 2006. Questi risultati dimostrano concretamente la qualità del lavoro svolto“.

Consulta la lista delle strade più pericolose.

Immagine | Autostrada – Karlskrona, di Henrik Sendelbach, da Commons Wikipedia, Licenza: CC-by-sa SA 2.5

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