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Caro-petrolio: urgenti iniziative internazionali

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È uno tsunami che travolge anche i benefici per i consumatori derivanti da una continua riduzione delle tariffe da noi amministrate, come quelle del trasporto e distribuzione, ed i vantaggi iniziali ottenuti grazie alle prime liberalizzazioni.” Così il presidente dell’Authority per l’energia, Alessandro Ortis, commenta in una nota il nuovo record delle quotazioni del petrolio sui 104 dollari al barile, spiegando che “i prezzi degli idrocarburi, dai quali dipende ancora molto il nostro Paese (per l’85 per cento del suo fabbisogno) hanno purtroppo un forte impatto sulle bollette.”
L’onda lunga e sempre molto alta delle quotazioni del petrolio può far aumentare i profitti di produttori o industrie di settore ma penalizza pesantemente i consumatori”, sottolinea Ortis auspicando che il processo di liberalizzazione sia completato e quindi esteso anche nei rapporti con i paesi produttori. “È importante che si faccia sentire la ‘voce unica’ dell’Unione europea, con iniziative internazionali urgenti e forte dei suoi 480 milioni di consumatori”, aggiunge Ortis sottolineando che sul costo delle bollette “pesa significativamente il costo del gas e della produzione di energia elettrica, a sua volta basata prevalentemente sullo stesso gas naturale (62 per cento).” Da qui la necessità, oltre ad un uso sempre più efficiente dell’energia, “di muovere verso un mix della produzione nazionale sempre meno petrolio-dipendente e di sviluppare più concorrenza e diversificazione per le forniture di gas.”

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