La storia della Honda CR 125R è abbastanza anomala, andava proprio bene, un classico del motocross che ha svezzato generazioni di piloti. La favola è durata fino al 2007, quando la Honda ha deciso di toglierla di produzione, insieme a tutti gli altri modelli off-road con motore a due tempi, dando l’ addio definitivo alla vecchia miscela. In realtà era solo un arrivederci. Succede che l’ importatore italiano Honda da fuoristrada, HM Moto, ne scova in Canada e negli States 200 esemplari rimasti invenduti a causa delle norme antinquinamento molto più restrittive delle nostre.
Marche Moto
KTM RC8 1190 R: capace di divertire sia il pilota esperto che il principiante
Unica bicilindrica, insieme a Ducati che forse non primeggerà nelle gare, ma KTM RC8 1190 R è capace di far divertire parecchio sia il pilota amatoriale che l’ esperto, stilisticamente non segue i canoni delle concorrenti, diversa e strana quando la si osserva prima di montare in sella. Di arancione c’ è solo il telaio in tubi, tutto il resto è un insieme di inusuali forme in bianco e nero.
Yamaha FZ8 2010: classe 800, grintosa quanto basta
Si sta arricchendo il mercato delle 800, debuttano sul mercato due nuovi modelli 2010, la Yamaha F28 e Fazer 8, adatta a quei motociclisti che non si accontentato delle piccole 600, ma non vuole cimentarsi nell’ impegnativo settore delle 1000, un po’ per soggezione un po’ per un surplus di prestazioni, che comunque si pagano ma che probabilmente non si usano quasi mai. Motori prestanti ma a misura d’ uomo, adatti anche alla città ed a prezzi allettanti.
MV AGUSTA F4: più trattabile, meno estrema, sempre affascinante
Oggetto del desiderio per molti appassionati, la MV Agusta F4 mescola il fascino dell’ oggetto prezioso al carattere rude di una supersportiva. L’ affilato cupolino ha misure ridotte grazie al piccolissimo gruppo ottico polielissoidale e sorregge i due specchi retrovisori che integrano gli indicatori di direzione a led. Il telaio a traliccio in tubi, di un bel colore rosso, è saggiamente lasciato a vista dagli sfoghi delle carene laterali.
Yamaha YZF-R1: meno pista, più vicina alla strada
L’ aspetto massiccio della Yamaha YZF-R1 la fa apparire più pesante di quello che è nella realtà. Vista di fronte, sotto al grintosissimo e abbondante cupolino, la carena appare molto larga rispetto a tutte le avversarie. La parte centrale del corpo moto rimane piuttosto snella, per poi tornare ad appesantire su codone, dove i due grossi e squadrati terminali di scarico, protetti da paratie anticalore aggiuntive sono davvero voluminosi.
Honda CBR 1000 RR: ottima in pista, appagante su strada
La CBR si conferma la migliore delle giapponesi in pista e una delle più appaganti su strada, la Honda CBR 1000 RR è realizzata molto accuratamente, ha la sua forza non nei particolari, ma nell’ insieme, appare piccola e compatta, infatti il cupolino schiacciato e la esile parte posteriore amplificano questa sensazione. Lo stesso non si può dire per l’ ingombro laterale, dove il 4 cilindri in linea e il telaio doppia trave, benché di misure contenute, richiedono un certo spazio.
Aprilia RSV4 Factory: nata per dare il meglio di sé in pista
Snellissima e leggera, questa è la prima impressione che l’ Aprilia RSV4 Factory trasmette a chi la osserva. La struttura del motore 4 cilindri a V di 65°, 4 tempi, permette di contenere notevolmente gli ingombri laterali, dandole quasi le sembianze di una bicilindrica.
Tutto è studiato in funzione di contenere le misure e anche le spigolose sovrattutture fasciano strette telaio e motore.
BMW S 1000 RR: dietro un aspetto elegante, nasconde una vera racing
Volendo puntare alle prestazioni assolute, per la BMW S 1000 RR non ha potuto inventarsi niente di nuovo, restando legata ai classici canoni strutturali del telaio.
Una ciclistica tradizionale quella della BMW S 1000 RR, che racchiude un quattro cilindri in linea a scoppi regolari.
Ducati Monster 796 2010: nuovo, versatile, arriva a fine aprile
Un modello tutto nuovo per il 2010, il Ducati Monster 796, che va ad aggiungersi alla già grande famiglia Monster, la dimenzione ideale fra la funzionalità del 696 e la sportività del 1100, la potenza è di 87 CV, leggera con i suoi 167 kg e una triangolazione manubrio – pedane – sella, e rappresenta un’ importante evoluzione. Il nuovo Ducati Monster 796 arriverà a fine aprile al prezzo di 8.990 euro.