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Dieci anni per migliorare la salute dell’aria a Milano

milano.jpg Aria milanese migliore ma non ancora nei limiti europei. Per questo è necessario proseguire sulla strada degli interventi strutturali e di lungo periodo. Questo è il quadro che emerge dal rapporto sullo stato dell’ambiente a Milano, curato dalla Agenzia Mobilità e Ambiente e presentato ieri alla presenza dell’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente, Edoardo Croci, di Paolo Soprano, Direttore Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente e Roberto Zoboli, Direttore Ceris del CNR di Milano. “La strategia del Comune è finalizzata a modificare i comportamenti individuali in senso ecocompatibile responsabilizzando i cittadini – ha detto l’assessore -. Per questo, oltre a regolamenti e controlli, stiamo promuovendo una politica di ecoincentivi che favoriscano la mobilità sostenibile e stili di vita a basso impatto ambientale.”

Gli inquinanti tradizionali oggi non rappresentano più un problema rilevante: le concentrazioni in atmosfera di CO, NOx, PTS e SO2 hanno, infatti, registrato dai primi anni Novanta una notevole diminuzione (nel 2006 si è riscontato un incremento delle concentrazioni di NO2 e NOx, imputabile al verificarsi di sfavorevoli condizioni meteorologiche). Permane invece una situazione di criticità per quanto riguarda le polveri sottili nel periodo invernale e l’ozono in estate. Il traffico autoveicolare costituisce la principale fonte di inquinamento per le emissioni di PM10, con una percentuale pari al 69%, seguita dagli impianti termici con il 21%. Si è comunque passati da concentrazioni medie annuali di 59 μg/m3 del 1998, ai 51 μg/m3 del 2007 valori che restano tuttora al di sopra del valore limite annuale di 40 μg/m3. Oggi il principale responsabile delle emissioni di PM10 è il gasolio: il 34% degli autoveicoli (di cui il 7% per uso commerciale e il 27% auto diesel) funziona a gasolio ed è responsabile dell’84% delle emissioni di polveri sottili. Il 31% della potenza termica istallata negli stabili è a gasolio e produce l’84% delle emissioni da impianti termici civili.

Nei primi mesi del 2008, si è riscontrato un miglioramento, rispetto agli anni passati, per effetto dell’introduzione sperimentale del provvedimento Ecopass. La città di Milano ha infatti registrato nel 2008 valori di concentrazioni inferiori rispetto al resto dell’area critica, diversamente dagli anni precedenti. Inoltre, il raggiungimento del 35° giorno di superamento del valore limite di 50 mg/m3 per le concentrazioni di PM10, nel corso del 2008, è avvenuto 9 giorni più tardi rispetto al 2007 e 19 rispetto al 2006.

Tra le azioni strutturali che l’Amministrazione ha messo in atto su vari fronti per contrastare il problema dell’inquinamento dell’aria – continua Croci – ci sono Ecopass, la rete del teleriscaldamento e i nuovi incentivi per promuovere gli abbonamenti del trasporto pubblico e la sostituzione delle caldaie con impianti di riscaldamento non inquinanti.”

Il rapporto mostra anche l’efficacia limitata dei provvedimenti di breve periodo di limitazione del traffico, come i blocchi totali della circolazione veicolare e l’applicazione delle targhe alterne. Gli effetti di questi provvedimenti sulla qualità dell’aria risultano, nella maggior parte dei casi, trascurabili rispetto all’influenza dei parametri meteorologici considerati (velocità del vento, precipitazioni, pressione atmosferica, altezza dello strato di rimescolamento).

Expo 2015 – conclude l’assessore – rappresenta una straordinaria opportunità per migliorare la qualità dell’ambiente a Milano. Non solo perché l’area dedicata all’esposizione sarà a bassa emissione e utilizzerà tecnologie all’avanguardia, ma anche perché favorirà gli investimenti necessari a rendere più vivibile la città, con opere a favore dell’efficienza energetica e della mobilità sostenibile, come il raddoppio delle linee metropolitane.”

Via | Comune di Milano

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