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Golf GTI Concept car al Salone di Parigi

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La prima Golf GTI ha scritto un importante capitolo della storia dell’auto grazie al suo design e alle sue performance che al momento del lancio, nel 1976, non avevano precedenti. Con la quinta GTI, nel 2004, il mito ritornò più forte che mai. Tra il debutto della prima generazione e l’uscita della quinta generazione, la GTI è diventata una bestseller mondiale grazie a più di 1,7 milioni di acquirenti. Ora nasce una nuova GTI, con profili più netti e accattivanti rispetto a tutti gli altri modelli. Una GTI che, con un telaio dotato di un nuovo differenziale a bloccaggio elettronico (XDS), definisce curve e trazione in modo completamente nuovo. Una GTI che raggiunge i 240 km/h e che grazie al suo potente motore turbo 210 CV è ancor più divertente da guidare, con un consumo di soli 7,5 litri per 100 km. Una GTI che trasporta coerentemente nel futuro la tradizione della versione originale. Al Salone dell’Automobile di Parigi (dal 4 al 9 ottobre 2008), in prima mondiale, la Volkswagen presenta la prima concept car di questa nuova Golf GTI. Una concept che sarà ancora più affascinante. La produzione in serie della sesta Golf GTI è prevista per la primavera 2009.

IL FENOMENO GTI
Fra i motivi per i quali le persone acquistano una GTI, il design è al primo posto, seguito dalle performance generali, ma anche dal telaio sportivo e dal motore scattante. Il team che ha sviluppato la sesta generazione ha riprogettato proprio questi due punti, design e performance, conciliando in modo ancor più efficace il carattere dell’auto sportiva con la formula originale della GTI. E ciò significa: design preciso e dinamica vera e propria. Niente di più, niente di meno.
E poiché la Golf GTI non è un’auto comune, ma a volte anche una visione automobilistica del mondo, vale la pena di dare uno sguardo a cosa c’è dietro il “fenomeno GTI”: a livello mondiale, la Golf GTI è leader del mercato nella fascia alta della sua classe. Lo stesso vale per l’Europa e la Germania. L’80% dei suoi Clienti è costituito da uomini, di cui sei su dieci sono sposati. Il 70% di coloro che guidano una GTI possiede più di un’auto, non ha figli e ha un’età inferiore a 50 anni (39 anni di media). Il 78% dei nuovi Clienti ha voluto guidare una GTI almeno una volta. La Volkswagen ha anche chiesto a coloro che guidano una GTI qual è l’auto dei loro sogni, ipotizzando la massima disponibilità di denaro. E i risultati sono veramente notevoli: per quasi il 30%, la GTI rappresenterebbe la prima scelta. Un complimento straordinario.

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LE PERFORMANCE DELLA GTI
In realtà è stata la “Golf GTI 132 kW” (questa è l’esatta denominazione) che ha dato inizio all’era dei motori GTI turbocompressi. La versione da 180 CV è stata presentata nel 2001 in edizione limitata (3.000 esemplari), in occasione del 25° compleanno della GTI. Comunque esisteva già prima un motore turbo 150 CV, ma non aveva ancora la grinta della versione del 25esimo anno. Con l’introduzione della quinta Golf GTI venne impiegato un motore turbo quattro cilindri completamente nuovo, con potenza pari a 200 CV. Per il 30° compleanno della GTI seguì un potente motore turbo 230 CV che caratterizzava la Golf GTI Edition 30. Era un quattro cilindri completamente nuovo derivato da una generazione di propulsori, dalla quale è stato concepito anche il TSI della concept di Parigi.
Con 210 CV il motore TSI si posiziona, in termini di prestazioni, tra la GTI ultima serie e la GTI Edition 30. In particolare, per quanto concerne i consumi e le emissioni, la nuova arrivata risulta migliore degli altri due motori nonostante una caratteristica prestazionale di prima classe. Nei dettagli, il motore 2.0 TSI della GTI concept si accontenta in media di soli 7,5 litri di carburante per 100 chilometri. Per la GTI V serie da 200 CV occorrono 8,0 litri, mentre la GTI da 230 CV richiede 8,2 litri. Con 178 g/km, il nuovo motore si fa notare anche nell’ambito delle emissioni di CO2. Naturalmente, la concept car rispetta la normativa Euro 5 sui gas di scarico.

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Avanzate prestazioni di guida per la GTI
La sua efficacia è già stata descritta. La concept GTI domina in modo perfetto anche la questione più importante per i Clienti della GTI: le performance. Già a 1.800 giri, il motore sviluppa una coppia massima di 280 Nm. Passa da 0 a 100 km/h in 7,2 secondi, e la velocità massima è di 240 km/h. Nel 1976, la prima Golf GTI sviluppava una potenza di 110 CV e una velocità di 182 km/h.

Telaio GTI a livello delle sportive da elevate prestazioni
La concept car della Golf GTI sesta serie è dotata di un telaio abbassato di 22 mm. Molle, ammortizzatori e barra stabilizzatrice posteriore sono state riadattate completamente. L’avantreno presenta un asse tipo McPherson con molle elicoidali e ammortizzatori telescopici. Al retrotreno c’è invece un innovativo sistema multilink tanto efficace che il sistema ESP entra in funzione solo di rado.
Per la prima volta in una Volkswagen viene inoltre impiegato di serie il differenziale a bloccaggio elettronico XDS, integrato nella funzione ESP, che migliora notevolmente le caratteristiche di trazione e manovrabilità della GTI.
Inoltre, anche per la GTI del futuro, come per la Golf, sarà disponibile a richiesta la regolazione adattiva del telaio (DCC). Essa risponde in modo continuo alle variazioni del fondo stradale e delle situazioni di guida, modificando opportunamente la taratura per del garantire in ogni momento il migliore livello di comfort e di handling. Nelle fasi di accelerazione, frenata o sterzata, gli ammortizzatori si induriscono in frazioni di secondo per soddisfare in modo ottimale le esigenze dinamiche di guida e ridurre i movimenti di rollio e di beccheggio.
Affinché il conducente possa adattare alle proprie esigenze anche il comportamento del sistema, la regolazione DCC della Golf GTI offre anche le modalità “Sport” e “Comfort”, oltre al programma “normale” che prevede un assetto di base bilanciato tra le altre due opzioni. Tali modalità vengono attivate per mezzo di un tasto aggiuntivo, posizionato nella consolle centrale.

IL DESIGN DELLA GTI
La concept car della nuova Golf GTI è nata da una sorta di “dream team” del design: Walter de’ Silva (Responsabile Design del Gruppo Volkswagen), Klaus Bischoff (Responsabile Design della marca Volkswagen) e Marc Lichte (Responsabile Progettazione degli esterni). E tutto ciò che il Grand Seigneur italiano della progettazione automobilistica (de’ Silva), un virtuoso del design con sensibilità anseatica (Bischoff) e l’artefice della GTI V (Lichte), originario del bacino della Ruhr, hanno realizzato insieme, dovrebbe rendere onore alla prima GTI. “Volevamo un design per la GTI che dichiarasse la coerenza con il passato, un’auto potente ma con un vero e proprio stile”, riassume Walter de’ Silva. “E irrinunciabile era comunque l’obiettivo di avvicinarsi ulteriormente al carattere della prima GTI”, dichiara Klaus Bischoff. “Pertanto restava inteso che la nuova GTI non dovesse avere alcun componente esterno, ad esclusione dello spoiler posteriore, importante per l’aerodinamica, come spesso accade in un segmento di questo tipo”, sottolinea Marc Lichte.

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Il frontale ampio e potente della GTI
La prima generazione della GTI presentava un orientamento costantemente orizzontale della calandra del radiatore. Mitico era il profilo rosso che incorniciava la calandra, che faceva apparire la prima GTI ancora più larga. Tuttavia, il principio di base del design era condiviso con le versioni meno aggressive della Golf. La V generazione della GTI doveva invece rappresentare volutamente un contrappunto alle versioni meno potenti. Per questo motivo il team di Lichte scelse oltre cinque anni fa la griglia nera lucida a forma di V. La concept della sesta generazione presentata a Parigi fonde in sé gli elementi stilistici di queste due icone GTI. La GTI V contribuisce con dettagli quali la tipica calandra a nido d’ape e il cofano motore a V. Ma il netto orientamento orizzontale risale chiaramente alla prima GTI.
L’intero paraurti, la calandra e la parte interna dei proiettori sono tutti di nuova concezione. La calandra verniciata di nero lucido nella parte esterna è nuovamente piatta; ma nella parte superiore e inferiore è circondata da una cornice rossa. A sinistra accanto all’emblema VW si trova la scritta GTI (fino alla terza generazione si trovava sempre a destra).

Nel livello più in basso è collegato un elemento trasversale verniciato nel colore dell’auto; nella zona dei proiettori questa fascia si piega verso l’esterno e verso il retro. Subito sotto troviamo, al centro, una presa d’aria molto più grande. Dall’esterno si collegano a sinistra e a destra tre tiranti trasversali simili a feritoie, delimitati da fendinebbia altamente visibili. Le superfici in plastica nella zona delle feritoie sono verniciate con un elegante colore antracite metallizzato. I fendinebbia molto ampi disposti all’esterno “trascinano” la zona inferiore del paraurti ulteriormente verso l’esterno. Grazie a questa scelta stilistica e alla grafica di base orizzontale della parte anteriore, la concept della GTI assume un aspetto più ampio (1,78 metri), ribassato (1,47 metri) e dinamico di qualunque altra auto di questa classe. Una vera GTI si riconosce da lontano.

La silhouette della GTI
La fiancata della GTI concept car è dominata da una linea caratteristica molto decisa, che si estende dai proiettori fino ai fari posteriori. Su questa linea poggia il tetto modellato nella zona posteriore come una spalla muscolosa. Queste proporzioni conferiscono alla Golf GTI concept car molta forza, già dal punto di vista estetico.
Nella silhouette emergono i paraurti spinti verso l’esterno e le minigonne dalla forma particolare, che rendono questa concept una GTI. La Golf GTI V presentava minigonne nere applicate sui longheroni, che si estendevano da un passaruota all’altro. Anche quelle della concept sono nere: una cosa in comune con la precedente. Queste appendici sottoporta aerodinamiche non sono del tutto una novità, ma risultano decisamente più eleganti e fanno sembrare l’auto più leggera. Inoltre, risaltano ancora di più i classici cerchi in lega da 18 pollici, lucidi, del tipo “Denver”. Diversamente dalla Golf GTI V, le cinque aperture a U dei cerchi non sono verniciate di grigio, ma in nero brillante. Le possibilità che questo e numerosi altri dettagli della concept influenzino anche la versione di serie, sono notevoli.

La parte posteriore della GTI
Difficilmente il design posteriore di un’auto è così inconfondibile come quello della concept GTI. Anche qui, l’ampio paraurti è di nuova concezione. Verso il basso segue un diffusore volutamente nero che garantisce un aumento di stabilità del retrotreno. Esternamente, a sinistra e a destra, è integrato un terminale cromato dell’impianto di scarico.
E’ stato rinnovato lo spoiler sul bordo del tetto. Il nuovo spoiler posteriore perfeziona la tenuta di strada in collaborazione con il diffusore, in caso di velocità elevata. Poiché lo spoiler posteriore è più grande del suo omologo utilizzato nella Golf “normale”, prosegue nel lunotto, conferendogli un aspetto più piatto e più largo senza compromettere la visuale nella parte posteriore.

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Interni nello stile della tradizione GTI
Naturalmente, la concept è dotata di sedili sportivi che, secondo tradizione, sono rivestiti con un tessuto a quadri. Per quando riguarda il cruscotto, gli strumenti presentano una grafica specifica. La concept dispone inoltre di pedaliera e leva del cambio in alluminio; quest’ultima è rivestita in pelle, così come il volante e la leva del freno a mano. Le cuciture del volante sono rosse.
Il design di base della concept si orienta verso gli interni nella nuova Golf di serie. Con le sue superfici e caratteristiche eleganti, anche la GTI elimina ogni limite di classe sia a livello tangibile che estetico. Il prestigio e la configurazione dei materiali, dettagli come le applicazioni cromate opache o gli strumenti circolari e il volante derivati dalla Passat CC, danno l’impressione di sedersi realmente su un veicolo della fascia immediatamente superiore e in un’auto sportiva di gran lunga più costosa.
Anche l’ergonomia dell’abitacolo si presenta ulteriormente sviluppata. In questo modo, tutte le funzioni sono utilizzabili ancora più facilmente. Fra esse troviamo la regolazione del climatizzatore automatico, presentato per la prima volta sulla Passat CC (Climatronic), il nuovo sistema di radionavigazione RNS 310 con touchscreen e i comandi degli alzacristalli elettrici nei pannelli delle portiere, ora spostati in avanti e quindi più facilmente accessibili. Specifiche più dettagliate della GTI saranno disponibili appena verrà definita la versione di serie.

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