Home » Il 15% degli incidenti stradali dovuto alla stanchezza o alla sindrome di OSAS

Il 15% degli incidenti stradali dovuto alla stanchezza o alla sindrome di OSAS

traffico.jpg Un vero killer per gli automobilisti italiani, la sonnolenza e la stanchezza; da gennaio ad oggi sono stati rilevati sulle strade italiane ben 13.212 incidenti, e secondo i dati forniti dal Ministero della Salute il 15% degli incidenti extra urbani è causato da disattenzioni per stanchezza, di cui addirittura la metà legati all’OSAS, un disturbo grave del sonno. L’OSAS è una delle sindromi dell’apnea del sonno, una malattia estremamente diffusa, ne soffrono infatti circa 1.600.000 italiani. Dall’archivio del Centro Studi e Documentazione Direct Line, la compagnia telefonica e internet del Gruppo Royal Bank of Scotland, risulta che questa sindrome oltre a mettere in pericolo la propria salute riduce il livello di attenzione ed aumenta la stanchezza. Gli automobilisti affetti da questa patologia risultano quindi più vulnerabili ai sinistri e commettono più infrazioni durante la guida. I soggetti che soffrono di OSAS dormono male durante la notte, si svegliano ripetutamente e, di conseguenza, non riescono a riposare. Questo implica un calo notevole dell’attenzione durante il giorno che inevitabilmente influenza la prontezza di riflessi. I tempi di reazione durante la guida dei soggetti sani e di chi è affetto dalla sindrome sono infatti molto differenti: è stato calcolato che a una velocità di 130 km orari chi soffre di OSAS percorre ancora circa 22 metri prima di riuscire a frenare! Da notare che il ritardo nella prontezza dei riflessi è simile a quello che si verifica in caso di guida sotto l’effetto di alcol.

L’effetto di sonnolenza può essere causato, oltre che dalla OSAS, anche da altri fattori, come ad esempio dall’assunzione di farmaci. A questo proposito il Centro Studi e Documentazione Direct Line ha commissionato un’indagine a Nextplora. Dalla ricerca, su un campione di oltre 1.200 intervistati, risulta che ben il 90% degli italiani è convinto che guidare dopo aver assunto alcuni medicinali sia pericoloso e preferisce quindi non mettersi alla guida della propria auto. Solo il 3% dichiara di non essere a conoscenza del fatto che alcuni farmaci possono avere effetti sulla guida, mentre il 7% ritiene siano allarmismi inutili. Il 90% degli automobilisti preferisce non rischiare di mettersi alla guida e sceglie di non utilizzare l’auto. Eppure le statistiche rilevano che in Italia gli incidenti causati dalla sonnolenza, lieve o grave, sono intorno al 20%.

I 10 consigli di Direct Line per limitare i rischi causati dalla sonnolenza:
– Guidare solo quando si è sufficientemente riposati e mai dopo intense giornate lavorative;
– Non fare pasti abbondanti prima di mettersi in viaggio e soprattutto non bere alcolici;
– Non guidare per più di otto ore al giorno;
– Evitare di viaggiare durante le ore più calde e nelle fasce orarie più a rischio (dalle 2 alle 5 del mattine e dalle 13 alle 16 del pomeriggio);
– Mantenere areato l’abitacolo;
– Quando l’attenzione e la concentrazione diminuisce e ci si sente stanchi, fermarsi e rilassarsi fino al recupero delle forze (sono consigliate pause frequenti di circa 20 minuti durante i viaggi lunghi);
– Non togliere le mani dal volante e rimanere concentrati durante la guida;
– Rispettare la distanza di sicurezza e se possibile parlare con gli altri passeggeri per evitare i colpi di sonno;
– Evitare di guidare se si sta assumendo farmaci che possono rallentare i propri riflessi o portare sonnolenza;
– Ultimo, ma non per importanza, rispettare sempre i limiti di velocità.

Immagine: Auto stoped highway, di Osvaldo Cago, da Commons Wikimedia, Licenza: CC-by-sa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *