Home » Risorse per la costruzione di nuove autostrade!

Risorse per la costruzione di nuove autostrade!

autostrade_rif_risorse.jpg Via libera della Commissione Bilancio della Camera ai finanziamenti alla rete viaria. Secondo gli ambientalisti ciò significa l’abbandono del progetto “1000 treni”, che avrebbe favorito gli spostamenti su rotaie da parte dei pendolari. La Commissione Bilancio della Camera ha oggi approvato gli emendamenti alla Legge Finanziaria, relativi al finanziamento di nuove autostrade. In arrivo ben 9 milioni di euro per il progetto del Grande Passante autostradale di Bologna e rispettivamente 5 milioni d 3 milioni per la nuova Pedemontana di Formia e per la superstrada Grosseto-Fano. Tutto ciò si traduce, secondo Legambiente, nell’abbandono degli impegni per la rete ferroviaria, inseriti nel piano “1000 treni”. Con evidenti conseguenze in termini di emissioni nocive, in difformità a quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto, e con notevoli aggravi per gli utenti pendolari.
Sono passati esattamente 10 anni dalla ratifica del Protocollo, – sottolinea Legambiente – in Italia le emissioni sono aumentate del 13% invece di diminuire del 6,5% come sottoscritto. Invece di cambiare si continua alla solita vecchia maniera con nuove strade e autostrade“. L’associazione denuncia che, nonostante gli impegni espressi dal Primo Ministro Romano Prodi, la Finanziaria non recherà alcun beneficio al trasporto su treno, ma anzi porterà alla riduzione delle risorse per il servizio ferroviario pendolare (-25% rispetto al 2007). “Ancora più incomprensibile – proseguono gli ambientalisti- la decisione della Commissione Bilancio perché aggiunge risorse a quanto già previsto per le grandi opere della Legge Obiettivo in Finanziaria. Rispetto al 2007 le risorse crescono del 22%! 3.612milioni di Euro da investire per le opere proposte dal Ministro Di Pietro. Ossia soprattutto nuove autostrade che richiedono ingenti investimenti pubblici come la Pedemontana Lombarda, la Pedemontana Veneta, la Ravenna-Venezia solo per citare le più note“. “Queste decisioni – conclude la nota – danno il senso della distanza del quadro politico italiano dalla discussione in corso sui cambiamenti climatici e dalle decisioni che si stanno assumendo a Bali nella conferenza dell’Onu sul clima“.

Via | Helpconsumatori

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *