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Ritorno della BMW M1 Procar a Hockenheim. Ritorno al futuro per gli assi del passato

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Il programma per l’edizione 2008 del Gran Premio di Germania di Formula Uno vedrà il ritorno della più spettacolare competizione monomarca della storia delle competizioni. La serie Procar della BMW M1 tornerà a Hockenheim il 19 ed il 20 luglio con la partecipazione di dieci vetture. L’attesa entusiastica del Direttore della BMW Motorsport, Mario Theissen, è palese: ”La M1 fece la sua comparsa 30 anni fa come prima automobile creata indipendentemente dall’allora BMW Motorsport GmbH. Era una macchina da gara che i clienti della BMW potevano guidare anche su strada, un progetto unico che dovette superare diversi complicati ostacoli amministrativi prima di decollare”. Per ottenere l’omologazione per il Gruppo 4, si dovette procedere alla costruzione di 400 esemplari di quest’auto supersportiva nel giro di 24 mesi. Theissen prosegue, dicendo: “L’idea di organizzare una serie monomarca nacque per necessità, cioè per i requisiti di omologazione. Nessuno si aspettava che la serie BMW M1 Procar avrebbe avuto tanto successo. Soltanto un minimo accenno sull’argomento scatena ancor’oggi una reazione entusiastica. Questo ritorno serve da ringraziamento agli appassionati”.

Non c’è stata finora una serie tanto avvincente – né prima né dopo”, dice Marc Surer. Ora impegnato come esperto televisivo in Formula Uno, Surer è in una posizione tale da poter giudicare. Come giovane pilota di Formula 2, a quell’epoca egli effettuava collaudi e lavoro di messa a punto per i prototipi. “Con la sua disposizione di motore centrale, la M1 era un po’ difficile da guidare ed aveva una sonorità incredibile. La serie si alimentava del fascino delle vetture e dell’opportunità per i giovani piloti di misurarsi con i campioni della Formula Uno di allora”.

I cinque piloti più veloci nelle prove del GP di F1 del venerdì si guadagnavano un posto nella gara di M1. Le restanti 15 vetture da 500 cavalli venivano pilotate da vogliosi giovani pieni di speranza. “Diventavi veramente qualcuno se riuscivi a guidare in una di quelle gare”, ricorda Surer. “Rappresentava un’occasione unica di confrontare le tue capacità con quelle dei piloti di Formula Uno – e questi ultimi erano certamente molto veloci come l’M1. La guidabilità delle auto a motore centrale andava loro proprio a genio. Inoltre, nel 1979 – il primo dei due anni in cui si è disputata la serie – partivano sempre dalle prime file alla guida di vetture ufficiali. Questo complicava le cose per noi piloti junior di team indipendenti. Dovevamo curare le nostre vetture, ma allo stesso tempo fare tutto ciò che serviva per brillare”.

L’idea di sviluppare la BMW M1, comunque, fu di Jochen Neerpasch, capo all’epoca della BMW Motorsport GmbH, e fu lui che iniziò la serie monomarca con Bernie Ecclestone e Max Mosley nell’ambito della struttura relativamente rilassata della F1 di trent’anni fa.

Un gruppo di assi del passato prenderanno il via ancora una volta per le due gare dimostrative ad Hockenheim. Surer sarà affiancato da Jacques Laffite, Dieter Quester, Christian Danner, Harald Grohs e dal Principe Leopoldo di Baviera. Sarà presente anche Jochen Neerpasch, al volante della BMW M1 trasformata in una Art Car da Andy Warhol. Il suo copilota non sarà altri che Frank Stella, anch’egli creatore di un’Art Car – una BMW 3.0 CSL che corse a Le Mans nel 1976. Questo 72enne resta tuttora un grande appassionato di gare automobilistiche.

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